Tante anime per un’idea d’impresa: il Consorzio Arcodrea si racconta

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Tante anime per un’idea d’impresa: il Consorzio Arcodrea si racconta

Un consorzio di cooperative storiche, impegnate da sempre su attività legate all’ingegneria civile, ai servizi rivolti al mondo faunistico e forestale, progettazione in ambito agrario e formazione, unite da un grande progetto di gestione e controllo delle operatività legate alla politica agricola comunitaria, la PAC. Eccola la sintesi di che cosa sia oggi il Consorzio Stabile Arcodrea Engineering Soc. Cons. a r.l., costituito nel 2016 da quattro cooperative, Cooprogetti Soc. Coop.; D.R.E.AM. Italia Soc. Coop.; Agrotecnica A.R.P.A. Soc. Coop.; CO.R.IN.TE.A. Soc. Coop. che operano nel settore dell’assistenza alla Pubblica Amministrazione per l’erogazione di fondi comunitari nell’ambito della Politica Agricola Comune della UE. Un percorso di successo che parte da lontano, con date di fondazione delle cooperative tra gli anni ‘70 e gli anni ’80 del 900, a testimonianza di un’esperienza di lungo corso sviluppata sui territori in cui hanno operato e portata oggi al servizio dello sviluppo agricolo italiano attraverso i fondi comunitari. Attualmente Arcodrea è titolare di un Accordo Quadro siglato nei primi mesi del 2022 con il Ministero Agricoltura, che prevede il suo coinvolgimento nelle principali attività di controllo nel sistema agro-alimentare nei prossimi quattro anni. Arcodrea raccoglie quindi al suo interno le competenze professionali più importanti a livello nazionale nel campo dei controlli in agricoltura, anche in riferimento a quello della “Condizionalità”, intendendosi con ciò un insieme di regole per la gestione dell’azienda agricola rispettosa dell’ambiente e attenta alla salubrità dei prodotti e del benessere degli animali allevati, che rappresenta uno dei principali pilastri della Politica Agricola Comunitaria.

 

Il ruolo di CCFS nella gestione dell’operazione finanziaria

Per il Consorzio, CCFS ha costruito due diverse operazioni. La prima, nel luglio 2022 con un finanziamento con massima elasticità di cassa, prendendo a garanzia depositi vincolati delle cooperative consorziate ad Arcodrea già socie di CCFS; la seconda, nel febbraio 2023 quando CCFS ha perfezionato una linea di Factoring in pool con Factorcoop, fattorizzando i crediti relativi al Contratto esecutivo del lotto 2 tra AGEA e il Raggruppamento Temporaneo di Imprese di cui fa parte il Consorzio Arcodrea, mandante, ma con una quota paritaria a quella della Mandataria Agriconsulting.

 

La voce dei protagonisti

Ne parlano per Arcodrea Mauro Busa, in qualità di Presidente del Consorzio e della consorziata Corintea Soc. Coop e Pierluigi Adinolfi, in qualità di CFO del consorzio, oltre che socio e membro del Consiglio di Amministrazione della consorziata A.R.P.A Agrotecnica Soc. Coop. I protagonisti dell’intervista, partono da un momento essenziale nella storia delle cooperative che fanno parte del consorzio: la decisione di iniziare un’avventura che guarda ben oltre il confine dell’attività in cui le cooperative erano già consolidate nei rispettivi mercati.

“Il modello che abbiamo scelto è di dare soggettività al consorzio Arcodrea, creando un’aggregazione funzionale che abbia un suo disegno imprenditoriale, generi lavoro e valore.” esordisce Busa, il Presidente “Abbiamo creato quindi un soggetto che entri nell’ambito dei servizi avanzati all’agricoltura con un suo peso e una sua riconoscibilità. Oltre all’Accordo Quadro stipulato con il Ministero dell’Agricoltura il 13 gennaio 2022, ci siamo aggiudicati due gare importanti per la Regione Lombardia, che ci hanno portati oggi ad avere una struttura centrale di persone che stiamo allargando costantemente. Al nucleo centrale, costituito da chi è direttamente contrattualizzato dal Consorzio, oltre alle risorse continuative “distaccate” dalle quattro cooperative, si aggiunge infatti un gruppo di collaboratori sparsi su tutto il territorio nazionale, che raggiunge l’ordine delle centinaia di persone. Abbiamo quindi fatto una scelta non reversibile con un’aggregazione funzionale che eroghi servizi con un preciso disegno imprenditoriale, capace di durare nel tempo, creando valore al di là delle gare d’appalto in cui siamo coinvolti. Stiamo inoltre cercando di costruire un soggetto che si colloca nell’ambito dei servizi avanzati in agricoltura con un suo peso e una sua riconoscibilità al di là dell’Accordo Quadro stipulato con il Ministero dell’Agricoltura. “

 

Mettere a fattor comune esperienze complementari

“Le nostre cooperative insieme arrivano a 160 anni di vita complessiva. Questa esperienza di aggregazione ci permette di consolidare la struttura organizzativa, lo spessore finanziario, il personale e valorizzare l’esperienza in ottica transgenerazionale, cercando costantemente risorse umane qualificate da inserire in un assetto organizzativo dove si intraveda una prospettiva di sviluppo. Usiamo i nostri successi per creare i presupposti strutturali che ci consentano di presidiare il mercato in cui siamo consolidati ma anche di aprirci a nuovi contesti, garantendo una crescita costante nel tempo. Tra i business a cui stiamo guardando, c’è ad esempio lo screening per la definizione delle aree con procedure autorizzative semplificate idonee all’installazione di impianti di produzione di energia con fonti rinnovabili. Come partner tecnologico, proprio su questo stiamo avviando un progetto pilota che ci permetta di indagare questa leva di business, mettendo in campo la nostra esperienza come persone che sanno andare sul campo a rilevare informazioni strategiche per le valutazioni gestionali, come lo è del resto installare impianti rinnovabili su terreni agricoli e non agricoli.”

Le competenze del consorzio hanno anche una forte componente finanziaria, come del resto sottolinea il CFO, Pierluigi Adinolfi “Sono il direttore finanziario del consorzio, gestisco un volume di fatturato che nel 2022 è stato di circa 9,5 milioni di euro e già da quest’anno supererà abbondantemente i 10 milioni di euro annui, per attestarci nei prossimi anni su un volume di almeno 12-13 milioni di euro, ma la situazione non è stata sempre così rosea. Ricordo quando nel 2019 abbiamo predisposto il primo piano industriale, prevedendo la nefasta ipotesi della mancata aggiudicazione della gara SIAN, parlavamo di volumi di fatturato ben diversi. Se oggi siamo qui a costruire il nostro futuro su solide basi, lo dobbiamo alla perseveranza di molti di noi, Mauro in primis, abbiamo sempre tenuto duro, con fiducia e professionalità, ma vi posso assicurare che non è stato facile, ci sono stati momenti davvero difficili. Noi controlliamo aziende agricole che beneficiano di contributi comunitari; eseguiamo servizi di fotointerpretazione, incontro con le aziende, verifiche documentali, controllo del suolo, tutte attività su cui stiamo seguendo il cambio di procedure ma, contestualmente, stiamo realizzando sperimentazioni, introducendo un approccio basato sul processamento dei dati e la digitalizzazione che è il prossimo passo in tutti i settori. Questo vale per i nostri controlli, che sono obbligatori, ma può valere anche su altri ambiti di servizio, ad esempio nel mondo produttivo o agroalimentare in cui possiamo giocare un ruolo significativo”.

 

Intergenerazionalità del business

Il consolidamento del business esistente e la ricerca di nuove prospettive è al centro della riflessione dei consorziati, come sottolinea ancora Busa. “Guardiamo a nuove traiettorie tecnologiche che ci permettano di rafforzare il nostro posizionamento sul mercato individuando traiettorie, ambiti e partner con cui operare, visto che noi conosciamo i contesti applicativi a cui vogliamo integrare la digitalizzazione, l’AI, l’imaging satellitare su cui lavoriamo con Leonardo. Nel nostro comparto i processi di digitalizzazione non sono ancora consolidati come in altri settori, il che ci apre dei naturali sbocchi in nuovi segmenti di mercato.”

Innovazione e digitalizzazione giocano per Arcodrea un ruolo di primo piano nella definizione di un assetto che permetta di parlare di consolidamento, come asserisce ancora Busa: “ Puntiamo a identificare ambiti e partner giusti, incamminandoci su una strada dove investire una parte di marginalità per costruire il nostro futuro e quello dei nostri collaboratori, trovando nuove traiettorie di business guidate appunto dalla capacità di governare il cambiamento che abbiamo dimostrato di saper gestire con la costruzione del consorzio. In questo senso, cerchiamo collaboratori che appartengano a mondi e mercati diversi da quelli che siamo soliti frequentare, ma anche partner impegnati in mercati inusuali per noi, a cui integrare le nostre competenze in una logica di complementarità.”

 

Valorizzare le competenze guardando al futuro

La cultura del cambiamento è parte del DNA di Arcodrea, non solo come espressione dell’esperienza legata al consorzio, ma anche per le sfide che il mondo agrario sta affrontando a causa della crisi climatica, un tema su cui, Busa conclude “I mutamenti climatici impattano sulle colture e sulla capacità del suolo di produrre. Ecco perché avremo a breve i nostri tecnici sul campo per verificare lo stato delle coltivazioni, la tipologia e il potenziale dei terreni in termini di capacità produttiva. Un lavoro essenziale dato il periodo storico in cui ci troviamo e il forte impatto del conflitto ucraino su una serie di filiere di approvvigionamento alimentare. A questo si aggiunge la futura collaborazione con Ismea per la gestione del Fondo che provvederà al rimborso a favore degli agricoltori in occasione degli eventi catastrofali, siccità, inondazioni e gelate. Inoltre si apriranno nuove opportunità per Arcodrea in merito ai controlli sui parametri ambientali legati all’applicazione della Politica Agricola Comunitaria e più in generale alla transizione ecologica dei processi produttivi agricoli, anche in riferimento a elementi quali la difesa della bio diversità e la produzione di servizi ecosistemici a favore della collettività. Tutti temi che richiedono conoscenza del territorio e personale competente la cui expertise può essere rapidamente convertita verso nuovi business come quello citato delle rinnovabili.”