L’AI per la finanza: un vantaggio per il mondo cooperativo

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L’AI per la finanza: un vantaggio per il mondo cooperativo

Nel corso dell’Assemblea CCFS che si è tenuta il 30 giugno, ai lavori istituzionali è seguito il dibattito su un tema da mesi di grande attualità e ritornato agli onori della cronaca con il lancio di Bard, la nuova piattaforma di Intelligenza Artificiale firmata Google. Si è infatti parlato di AI applicata al mondo della finanza, focalizzando l’attenzione sui vantaggi che può offrire in termini di analisi del mercato, individuazione di nuove opportunità di business e valutazione del rischio finanziario, senza dimenticare la violazione della privacy, la cessione involontaria dei dati personali e la scarsa consapevolezza da parte degli utenti.

Nel panel dei relatori della tavola rotonda dal titolo “La finanza e le nuove sfide poste dall’intelligenza artificiale” coordinata dalla direttrice commerciale di CCFS Simona Caselli, hanno partecipato il presidente uscente del Consorzio, Stefano Dall’Ara, il presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, l’assessore al Lavoro della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla e Antonio Cesarano, capo strategie globali Intermonte Sim.

 

Un dibattito tra etica, finanza e visione del mercato

L’introduzione, a cura di Simona Caselli ha posto in evidenza l’importanza di monitorare i percorsi di innovazione da parte del sistema finanziario, che può ottenere grandi vantaggi dalla digitalizzazione senza dimenticare che, queste le parole di Caselli “CCFS è una banca che fa finanza cooperativa e deve pensare alle generazioni future”. Attenzione quindi agli aspetti più allarmanti come le valutazioni del rischio operate da algoritmi che, per eccesso di prudenza e inevitabile mancanza di sensibilità sociale, rischiano di togliere opportunità alle imprese e avanti sull’analisi dei mercati che grazie ai nuovi strumenti possono essere affrontati dal sistema cooperativo con più efficienza. Fondamentale, infine, l’auspicato intervento legislativo e regolamentare, sia a livello europeo che nazionale, in grado di ridurre la concentrazione di potere dei detentori delle tecnologie legate all’AI: Il Parlamento Europeo per primo ha approvato un “Artificial Intelligence Act” e recentemente la BCE ha presentato la proposta di Euro digitale a gestione pubblica, utilizzabile da tutti, che è destinato a cambiare in profondità il sistema finanziario che conosciamo.

La parola è poi passata all’analisi macroeconomica di Antonio Cesarano che ha sottolineato come lo scenario presenti oggi alcune criticità che spaziano dal cambiamento climatico all’inflazione, il cui calo si prevede sia particolarmente lento rispetto alle performance della manifattura. In generale, l’AI permette di monitorare il mercato con una disponibilità di dati e tempi di elaborazione mai visti prima, ecco perché può essere vista come una grande opportunità, specialmente se governata con opportuni correttivi da parte del legislatore. Cesarano ha anche posto l’accento sulla “necessità della creazione di una moneta digitale europea su piattaforma blockchain, necessaria per salvaguardare le transazioni monetarie su piattaforme finanziarie” che, come l’AI, è in mano a privati che si muovono all’esterno del perimetro di regole a cui sono sottoposti gli intermediari finanziari.

Con l’Assessore al Lavoro di Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, la relazione tra nuovi strumenti finanziari, mercato, sistema economico e lavoro è stata valorizzata in particolare attribuendo un ruolo alla finanza, abitualmente vista nella sua accezione più cruda, tipicamente legata al libero mercato, ma che secondo Colla deve ritornare al centro di un concetto di etica economica. Secondo l’Assessore Regionale, infatti, “la finanza è indispensabile, come lo è progettare un paradigma che diventi la base del nuovo concetto di manifattura, capace di coniugare esigenze di produttività, diritto del lavoro e attenzione alla sostenibilità, ambientale, sociale e anche, per l’appunto, finanziaria.” Anche per Colla, la presenza del Pubblico e di un sistema di norme che regolino il sempre più esteso universo digitale, è un’esigenza pressante per la democrazia e una priorità che l’UE mostra di tenere al vertice della sua agenda. Ne sono esempio i recenti investimenti legati al Tecnopolo di Bologna che con il super computer Leonardo, dimostra come il digitale sia un pilastro strategico per lo sviluppo dell’Unione Europea dei prossimi anni.

Simone Gamberini ha proseguito evidenziando il ruolo di crisi climatica e quadro internazionale. “Abbiamo affrontato la crisi energetica attraverso una situazione climatica particolare e facendo ancora riferimento al piano Mattei” ha sottolineato “questo offre un quadro dell’assenza di politiche industriali del nostro paese, spinto oggi verso un sovranismo concentrato sulla qualità del made in Italy che non può essere la risposta a un’economia globalizzata. Non dimentichiamo che l’AI fa già parte del nostro quotidiano, non è quindi possibile pensare a una chiusura su un tema così attuale. Non a caso, le cooperative, ci sono. Si pensi a Conad che fa uso dell’AI per ottimizzare la gestione dei prezzi, migliorando il rapporto tra convenienza per il consumatore e reddittività per l’azienda. Un modo per fare di questi strumenti un immediato vantaggio per gli acquista e per chi fa impresa”. A tal proposito Gamberini ha anche evidenziato come i big data siano quotidianità per le imprese cooperative, tra profilazione dei clienti, manutenzione predittiva e analisi approfondita del mercato per lo sviluppo del business. L’AI non deve essere quindi vista in chiave negativa ma affrontata dal mondo cooperativo, già pronto e competente in materia, come opportunità per introdurre concetti di etica economica, sociale e d’impresa anche su tematiche di grande impatto socio-economico come appunto l’Intelligenza Artificiale, spostando il focus dalla dimensione privatistica attuale a una più democratica e comunitaria: cooperativa appunto.

In chiusura, Stefano Dall’Ara, presidente uscente di CCFS ha sottolineato come l’interesse per il tema richieda costante approfondimento e attenzione da parte del mondo cooperativo, che, come quello finanziario è fortemente condizionato nelle performance economiche delle imprese cooperative che lo compongono e dalle accelerazioni dei percorsi di digitalizzazione e innovazione.